Museo Tazio Nuvolari


Tazio Nuvolari vincitore della Coppa Vanderbilt (USA) nel 1936

A 120 anni esatti dalla nascita del grande campione automobilistico, il 16 novembre 2012, il nuovo Museo Tazio Nuvolari ha riaperto i battenti all'interno dell’ex chiesa del Carmelino, in via Giulio Romano. 
La nuova sede, affidata dal Comune all'Automobile Club di Mantova, erede testamentario dei trofei e della memoria di Nuvolari, è stata debitamente ristrutturata al fine di adeguare i locali dell’ex Archivio storico a luogo di conservazione e fruizione delle memorie del “Mantovano volante”. 
I lavori, condotti su progetto dell’architetto Franco Mondadori, sono stati interamente finanziati dall'associazione “Amici del Museo Tazio Nuvolari Onlus” a cui hanno aderito molti privati e aziende mantovane. Il risultato è un dono alla cittadinanza che non solo potrà finalmente rivivere le gesta sportive di uno dei mantovani più illustri, ma anche visitare un edificio storico rinascimentale, fino ad ora inaccessibile al pubblico.

Nuvolari è bruno di colore,
Nuvolari ha la maschera tagliente... 
Nuvolari ha la bocca sempre chiusa, 
di morire non gli importa niente... 
Corre se piove, 
corre dentro al sole, 
tre più tre per lui fa sempre sette... 
Con l'Alfa rossa fa quello che vuole, 
dentro al fuoco di cento saette!
(Lucio Dalla – Nuvolari)

Tazio Giorgio Nuvolari nasce a Castel d'Ario (MN) il 16 novembre 1892 e muore a Mantova l'11 agosto 1953.
E' universalmente riconosciuto come uno dei più grandi piloti della storia dell'automobilismo mondiale.
La sua carriera sportiva, che inizia come pilota motociclistico, abbraccia quel trentennio che va dal 1920 al 1950, con l'interruzione di oltre sei anni, a causa del secondo conflitto mondiale. 
Il Mantovano volante, o semplicemente Nivola, è un mito della storia dell'automobilismo mondiale, come ricorda Ferdinand Porsche, che lo ha definito "Il più grande pilota del passato, del presente e del futuro".

 
Torino, 3 settembre 1946, Coppa Andrea Brezzi. 
Nuvolari, su Cisitalia D46, conclude la gara senza volante al 13º posto, in 1h 25' 57.